PI020309-20 | Scriviamo con riferimento alla procedura in oggetto “per l’affidamento triennale del Servizio di prenotazione delle Prestazioni Sanitarie e cassa (CUP, ALPI, CALL CENTER)” (CIG 822807671C), onde rilevare, per le ragioni di seguito rappresentate, l’inadeguatezza e l’incongruità del computo della base d’asta, insufficiente ad assicurare la sostenibilità economica dell’appalto.
In ragione dei dati riportati all'art. 3 “Modalità di espletamento del servizio” del Capitolato Tecnico, con riferimento al numero di addetti richiesti per la gestione dell’attività di sportello (front e back office), si evidenzia un impegno orario minimo di circa 17.500 ore annue, al fine di soddisfare le richieste espresse relativamente alle aperture minime per ciascuna fascia oraria, ciascun giorno e ciascun servizio.
Inoltre, con riferimento al numero di addetti richiesti per la gestione del servizio di call center, in base ai volumi di traffico riportati nel Capitolato Tecnico e nei chiarimenti successivamente pubblicati, applicando le riconosciute formule di Erlang, si determina un effort minimo quantificabile in circa 19.760 ore annue, necessarie per garantire i livelli di servizio richiesti per le chiamate inbound, nonché l'effettuazione delle chiamate outbound.
Per una corretta gestione e assicurazione qualità del servizio, risulta altresì indispensabile prevedere una risorsa di coordinamento, per ulteriori 1.600 ore annue circa (corrispondenti ad una risorsa dedicata full time alla commessa).
Ciò posto, poiché il costo orario aziendale di una risorsa full time inquadrata al terzo livello del CCNL Multiservizi, come da tabelle allegate, è pari a euro 16,64, ne discende che il costo minimo della manodopera è pari a euro 646.630 annui ed euro 1.939.890 complessivi per il triennio di durata dell’appalto, in ragione della seguente formula di calcolo:
16,64€ * (17.500+19.760+1.600) = 646.630 euro annui * 3 = 1.939.890 euro complessivi
A tali costi vanno ulteriormente aggiunti quelli relativi al personale necessario per le altre attività richieste e previste dalla documentazione di gara, ossia: archivista, addetti all'assistenza ai medici prescrittori, addetti alla gestione dei codici bianchi.
Ciò porta inevitabilmente a superare abbondantemente l’importo di euro 2.000.000 di costi complessivi per la sola manodopera, a cui andranno sommati tutti gli ulteriori costi connessi alla procedura di gara (a titolo esemplificativo e non esaustivo: oneri interferenziali, sede del call center e relative utenze, dotazioni informatiche per gli sportelli, divise per gli operatori, materiale di consumo, locali per l'archiviazione delle impegnative, software per la scansione delle impegnative, la ricerca e la conservazione a norma di legge, gestione del portale informativo CUP).
In virtù di quanto sopra rappresentato, appare evidente che la somma di complessivi euro 2.100.000 posta da codesta Spett.le Stazione appaltante alla base della gara non risulti adeguatamente stimata e, conseguentemente, non consenta oggettivamente la formulazione di un’offerta congrua né la partecipazione alla gara d’appalto.
Si evidenzia altresì che i costi aziendali delle risorse attualmente impiegate nei servizi oggetto di gara e poste in clausola sociale (cfr. art. 2 del Capitolato Tecnico), in virtù dei minimi salariali previsti dalle tabelle ministeriali in vigore per il CCNL Multiservizi, risultano abbondantemente superiori al totale indicato da codesta Stazione Appaltante nel suddetto articolo.
Come ribadito da costante giurisprudenza, le stazioni appaltanti devono garantire la qualità delle prestazioni, non solo nella fase di scelta del contraente, ma anche nella fase di predisposizione dei parametri della gara (in ossequio ai principi previsti dall’art. 30 co. 1 d.lgs. 50/2016) e, a tal fine, la determinazione del prezzo posto a base di gara non può prescindere da una verifica della reale congruità in relazione alle prestazioni e ai costi per l’esecuzione del servizio, ivi comprese le condizioni di lavoro che consentano ai concorrenti la presentazione di una proposta concreta e realistica, pena “intuibili carenze di effettività delle offerte e di efficacia dell’azione della Pubblica Amministrazione, oltre che di sensibili alterazioni della concorrenza tra imprese” (T.A.R. Sicilia, Palermo, 18.03.2011, n. 2360).
Tutto ciò premesso, pertanto, per le ragioni sopra rappresentate, la Scrivente Società chiede che la Stazione Appaltante, valutato anche il possibile impatto dell’incongruità della base d’asta sull’alterazione delle condizioni di concorrenza, adotti ogni provvedimento necessario ed opportuno in via di autotutela, ivi compresa la revoca della procedura in oggetto e l’indizione di nuova procedura di gara per l’affidamento del medesimo servizio a seguito di attenta valutazione degli effettivi costi.
| Il costo dell’appalto è stato adeguatamente valorizzato sulla base del carico di lavoro che il concorrente dovrà sostenere anche con particolare riferimento alle attività richieste (alle archiviazioni delle impegnative, di numero esiguo, nonchè all’assistenza di medici prescrittori e alla gestione dei codici bianchi con impegno lavorativo estremamente ridotto).
Il servizio di Call Center è un servizio a chiamata e in completo outsourcing, calcolato sulla base delle prestazioni, quindi il concorrente dovrà individuare ed esporre in sede di progetto tecnico le modalità organizzative come richiesto.
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